Il viaggio senza fretta, scoprire il tempo che ti appartiene.
Written by Rosa Inserra on 18 Dicembre 2024
Qualche sera fa, assecondando una stanchezza fisica e mentale, mi sono ritrovata su Netflix a guardare Collateral Beauty, un film in cui il protagonista scrive tre lettere a tre astrazioni: tempo, amore, morte.
Il tempo è sempre stato tiranno con me e io con lui.
Quando ero adolescente, una delle mie canzoni preferite era Fuori tempo di Ligabue. Mi ci riconoscevo tanto: ero sempre fuori tempo, troppo veloce o troppo lenta, non ero mai al passo coi tempi, con la moda, o a volte ero troppo in anticipo. L’unica cosa certa era che ero fuori tempo!
Adoro Luciano De Crescenzo, che nel film 32 dicembre ci dice che il tempo è un’illusione e che esiste un tempo interno e uno esterno.
Il tempo… Che meraviglia farci i conti.
Ho passato anni a far pace col mio tempo. Abbiamo avuto sempre un rapporto conflittuale, non riuscivamo a trovarci: ne avevo uno interno che era lento e lo odiavo, mi rimproveravo perché ero lenta e, a volte, sentivo il giudizio perché, all’improvviso, diventavo troppo veloce.
Rispettare il proprio tempo…
Credo si parta sempre dall’ascolto di sé stessi, anche per il tempo.
Quando inizio un nuovo corso, ci sono sempre allievi attori che, testo alla mano, corrono: corrono perché devono finire, perché se corrono non annoieranno.
Non è così.
Corri perché non ti ascolti, corri perché ci hanno condizionato così tanto che correre ci sembra l’unica cosa da fare.
Ci sono tempi prestabiliti per tutto e guai a non rispettarli, guai a ascoltarti, guai a cercare il tuo tempo.
No! Non te lo puoi permettere!
Se malauguratamente cerchi di capire quale sia il tuo tempo, sei out! Sei fuori!
Nel film, il tempo si lamenta col protagonista perché viene sprecato.
Quante volte senti che stai sprecando il tuo tempo?
A volte è vero, a volte invece quel tempo “sprecato” è funzionale al tuo prossimo passo nella scoperta di te.
Quante volte, invece, ti senti a mille e inizi a cavalcare l’onda dell’entusiasmo per ritrovarti poi stremato?
Respira
Qualunque sia il tempo che stai vivendo (veloce o lento), prendi un respiro ogni tanto. Quel respiro ti riporterà al tempo TUO, rallenterà il troppo veloce e velocizzerà il troppo lento.
L’unico tempo a cui dare retta è il respiro.
Quando ho iniziato a respirare, ho trovato il mio tempo e, a quel punto, veloce o lento non era importante, non sentivo più la necessità di giudicarlo perché era il MIO; se è il mio, va bene.
Quando ci stacchiamo dalla visione di un tempo che va bene per tutti, riconosciamo l’unicità del nostro viaggio. Quando riconosciamo l’unicità del nostro viaggio, non avremo più la necessità di giudicare né il nostro né il viaggio altrui.
È una conseguenza naturale.
Non dico che ci riusciremo da un giorno all’altro, dico solo che vale la pena tentare.
Non sei lento,
Non sei veloce,
Sei tu.
E, nel caso ti trovassi a sentirti (ho detto sentirti, non essere) troppo veloce o troppo lento, fai un respiro e ama profondamente il percorso che stai facendo per imparare ad ascoltarti.
Pian piano, come un bimbo che impara a camminare, sarai un adulto che impara a respirare.